Il principio di indeterminazione di Heisenberg indica che nel mondo
subatomico non possiamo mai conoscere contemporaneamente la posizione e
la quantità di moto di una particella con grandissima precisione. Quanto
meglio conosciamo la posizione, tanto più incerta diventa la quantità di
moto, e viceversa. Possiamo decidere di effettuare una misura precisa di
una delle due quantità, ma allora resteremo completamente all'oscuro
dell'altra. La relazione tra le incertezze nella posizione e nella
quantità di moto della particella non è l'unica forma in cui si può
esprimere il principio di indeterminazione. Analoghe relazioni valgono
fra altre quantità, per esempio tra l'intervallo di tempo in cui avviene
un processo atomico e l'energia in esso coinvolta. Ciò può essere
visualizzato abbastanza facilmente rappresentando il nostro pacchetto
d'onda non come una forma nello spazio, ma come una forma che vibra nel
tempo.
Quando la particella passa da un particolare punto di osservazione, le
vibrazioni della forma d'onda in quel punto inizieranno con piccole
ampiezze che aumenteranno e poi diminuiranno nuovamente fino a quando la
vibrazione cesserà completamente. Il tempo impiegato dal passaggio di
questa forma d'onda rappresenta l'intervallo durante il quale la
particella attraversa il nostro punto di osservazione. Possiamo dire che
il passaggio avviene in questo intervallo di tempo, ma non possiamo
precisarlo ulteriormente . La durata del passaggio della vibrazione
rappresenta quindi l'incertezza nella posizione temporale dell'evento. |