Il dottor Bernie Siegel afferma che quasi tutte le malattie hanno
origine, almeno parzialmente, nella mente, ma non per questo le
considera psicosomatiche. Preferisce definirle
somato-significative. Nel
libro "Love Medicine and Miracles" afferma di imbattersi speso in
situazioni in cui le immagini mentali usate dai pazienti per descrivere
la loro situazione patologica o la propria vita in un certo senso andava
a giocare un ruolo importante nella creazione delle loro condizioni.
Siegel ricorda di come una paziente mastectomizzata gli disse che "aveva
bisogno di togliersi un peso dal petto", un paziente con mieloma
multiplo nella spina dorsale affermava di "essere sempre stato
considerato senza spina dorsale" e un uomo con carcinoma della laringe
il cui padre lo puniva durante l'infanzia stringendogli la gola e
dicendogli "stai zitto!". Siegel riporta anche lo studio svolto presso
la Hebrew University di Gerusalemme dallo psicologo Shlomo Breznitz il
quale fece marciare per quaranta chilometri alcuni gruppi di soldati
israeliani, dando loro informazioni diverse, infatti ad alcuni dopo
averli fatti marciare per trenta chilometri disse che
dovevano percorrerne ancora dieci, ad altri disse che avrebbero dovuto
marciare per sessanta chilometri, ma in realtà marciarono solo
per quaranta, ad altri ancora consentì di guardare i segnali con i
chilometri, ed al quarto gruppo con diede alcuna informazione circa la
distanza percorsa e da percorrere. Al termine dello studio Breznitz
evidenzio che il livello degli ormoni dello stress nel sangue dei
soldati rifletteva sempre le loro supposizioni e non la realtà distanza
percorsa. Detto in modo diverso il loro organismo rispondeva alla realtà
che loro immaginavano non a quella effettiva! |