Possono
le nostre convinzioni influenzare la realtà? Le aspettative
dell'osservatore del fenomeno possono veramente determinare il fenomeno
nella vita di tutti i giorni?
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Nelle
isole Trobriand è normale avere rapporti sessuali prematrimoniali, ma è
fortemente disapprovata la gravidanza prima del matrimonio. Le donne non
usano alcun metodo contraccettivo, e l'aborto è pratica quasi
sconosciuta; eppure la maternità prematrimoniale è nulla. Può essere
che le donne impediscano a se stesse di rimanere incinte?
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Nel
diciannovesimo secolo la tubercolosi uccise decine di migliaia di
persone. La sua etiopatogenesi era ignota e questo conferiva alla
malattia un alone di mistero terrificante. A partire dal 1882 il tasso
di mortalità scese da 600 per 100000 a 200 per 100000, malgrado ci
sarebbe voluto ancora mezzo secolo prima che fosse stata scoperta una
cura farmacologica adatta ed efficace. Cosa era successo? La scoperta
di Robert Koch avvenuta nel 1882 che identificava in un bacillo la causa
della malattia e conferiva quindi una natura più biologica e meno
apparentemente misteriosa alla tubercolosi può aver condizionato le
masse?
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Negli
anni Trenta Pauli postulò l'idea dell'esistenza di una particella priva
di massa, chiamata "nuetrino", che avrebbe risolo molte ipotesi circa la
radioattività. per anni questa ipotesi restò tale, senza essere
confermata dalla sperimentazione fino a che nel 1957 i fisici scoprirono
le prove della sua esistenza. Successivamente i fisici si resero conto
che se il "neutrino" avesse avuto una massa sarebbero riusciti a risolvere
situazioni ancora più spinose di quelle di Pauli. Ed ecco che nel 1980
arrivarono le prove che questa particella aveva una piccolissima, ma
calcolabile, massa. Ma questa scoperta fu effettuata solo nei laboratori
dell' Unione Sovietica, dove i ricercatori "cercavano" di trovare la
massa al "neutrino", non in quello degli Stati Uniti dove
l'atteggiamento degli studiosi era più "neutro". Può significare che
le aspettative degli studiosi determinarono la realtà?
"I
pensieri che una persona crea generano modelli al livello mentale della
natura . Vediamo così che la malattia, in effetti, si manifesta con il
tempo dai modelli mentali alterati, dapprima attraverso l'effetto di
irreversibilità, fino a conseguenze a livello eterico e poi, da ultimo,
al livello fisico, la riscontriamo apertamente come patologia" William
Tiller "Consciousness, Radiation, and Developing Sensory System" Quindi
Tiller ritiene che il motivo per il quale la malattia spesso si
ripresenta è perché noi il più delle volte curiamo solo il livello
fisico e se triuscissimo a curare anche il campo energetico sicuramente
imposteremmo sistemi di cura più duraturi. E sempre Tiller afferma che
molte terapie non avranno risultati permanenti, perchè non abbiamo
alterato l'ologramma di base al livello mentale e spirituale.
"Noi
siamo ciò che pensiamo"
dice Buddha, e aggiunge: "Tutto quello che siamo nasce con i nostri
pensieri. Con i nostri pensieri creiamo il mondo".
Il
grande maestro indiano Paramahansa Yogananda insegnava ai suoi proseliti
di visualizzare il futuro che desideravano e di caricarlo con "l'energia
della concentrazione". Inoltre affermava che " la corretta
visualizzazione per mezzo dell'esercizio di concentrazione e di forza di
volontà ci permette di materializzare i pensieri, non solo come sogni o
visioni nel regno della mente, ma anche come esperienze nel regno
materiale." Man's Eternal Quest
I
kahuna, gli antichi sciamani hawaiiani, credevano che i pensieri fossero
composti da una sostanza energetica sottile che definivano kinomea
(materia corporea indistinta). Quindi le nostre paura, i nostri sensi di
colpa, le nostre ansie, le nostre preoccupazioni dopo essere state
create ed elaborate dalla nostra mente non svaniscono ma si trasformano
in pensieri e questi diventano pilastri portanti sui quali l'io
superiore tesse il nostro futuro. |