Fiori di Bach e coffea cruda per chi è assalito dagli incubi
Repubblica — 20 marzo 2001
Omeopatia, fitoterapia, fiori di Bach. Anche a Bari, i seguaci di un
approccio olistico quello che non cura il disturbo ma la persona con
tutto il suo fardello di fragilità e risorse fisiche e psichiche
aumentano di anno in anno, attratti da una maggiore disponibilità all'
ascolto e dal richiamo irresistibile al naturale degli ultimi anni.
Afflitto da un' insonnia cronica o soltanto temporanea dovuta al cambio
di stagione o a un periodo di stress, chi punta all' approccio morbido
entra ben presto in relazione con micropastiglie da far sciogliere sotto
la lingua, tinture madri da diluire, termini latini di dotta memoria o
nomi di alberi o fiori nella lingua di Blair. Rocco Berloco è un medico
chirurgo specializzato in medicina olistica con uno studio nel centro
murattiano. Dottor Berloco, cosa prescrive per chi soffre d' insonnia?
«Innanzitutto farei con il paziente una lunga chiacchierata. Poi, verrei
al punto. Fondamentale distinguere se la situazione si è ormai
cronicizzata o si tratta invece di un disagio momentaneo. Nel primo caso
si deve intervenire con un' analisi approfondita delle cause. Non
dimentichiamo che tempi lunghi nell' addormentarsi o risvegli precoci
sono soltanto sintomi, bisogna arrivare alla causa. Nel secondo devo
capire di che tipo di insonnia si tratta. Fondamentale, in entrambi i
casi, verificare che non ci siano intolleranze alimentari. Non sa che
guai sono in grado di creare». E come scopre se c' è intolleranza a
qualche alimento? «Attraverso un test chineseologico o un test
bioenergetico» E che dice di quelli che ogni notte sono assaliti dai
pensieri, senza che riescano a controllarli: pensano, pensano e non si
addormentano. «Si chiama tachipsichismo o fuga di idee. In questo caso
potrei prescrivere la coffea cruda o il white chestnut come fiore di
Bach». A quelli, invece, che devono dare un esame all' Università o
hanno un appuntamento con la persona della vita, cosa prescrive?
«Consiglierei l' Argentum nitricum» Argento, dunque. E se la ragione
fosse un forte dispiacere? «L' ignatia amara. E' adatta a persone che
tendono a sospirare spesso». E se invece non si riuscisse a dormire per
il troppo studio o per il troppo lavoro? «Il rimedio potrebbe essere il
phosphoricum acidum, utile anche in caso di eccessi sessuali». Parliamo
dei bambini. «Di solito la camomilla. Oppure, in caso di paure notturne,
lo stramonium». E per quelli attratti dalla fitoterapia? «Allora
valeriana e passiflora in tintura madre e tilia tomentosa in macerato
glicerico. Ma non dimentichiamo mai che ogni persona ha una sua storia.
Queste che le ho dato qui sono regole generali». Ha parlato di
alimentazione. Un consiglio per il pasto serale? «Latte più carboidrati.
L' antico pane e latte, insomma.
E poi meglio evitare i grassi». (s.str.) |