INTERAZIONE TRA FIORI DI BACH ED MEDICINA ENERGO-SPIRITUALE
Lo studio ha compreso centoventi pazienti che volevano intraprendere un
percorso di cambiamento e benessere. Tale percorso essenzialmente consta di sette tappe,
che si succedono ogni venticinque/trenta giorni.
1.
Valutazione del problema e prescrizione di fiori di Bach
2.
Seduta di ipnosi ericksoniana
3.
Seduta di body-scanning
4.
Lavoro sui chakra
5.
Psicogeografia di Bach
6.
Ristrutturazione dei nuclei profondi
7.
Feed-back
Dei nostri pazienti, 83 erano donne e 27 uomini, 33 erano compresi tra
i 20 ed i 30 anni, 47 tra i 30 e i 40, 16 tra i 40 ed i 50, e 4 tra i 60
ed i 70. Riguardo la scolarità 64 erano laureati, 31 diplomati e
soltanto 5 non avevano conseguito un titolo di studio. La patologia di
partenza era sindrome ansioso-depressive o comunque manifestazioni di
disagio psichico in novantadue casi, allergie respiratorie (dieci), asma
bronchiale (quattro), colon irritabile (quattro), allergie cutanee
(tre), psoriasi (tre), verruche (tre), gastrite (tre), fibroma uterino
(uno). Il primo approccio nei confronti dei nostri pazienti è stato
finalizzato all’individuazione dei rimedi floreali di Bach necessari,
tramite un colloquio nel quale abbiamo tentato di comprendere la storia
del paziente, focalizzando l’attenzione sul “qui ed ora” senza perdere
di vista l’interezza del quadro e prestando notevole attenzione alla
“calibrazione” ed al “rispecchiamento” del nostro interlocutore, in
altre parola facendo “rapport”. Le essenze prescritte sono sempre state
in numero superiore ad uno ed inferiore a sei, sono state fatte
preparare in acqua oligominerale e brandy, due gocce per rimedio
(preparazione classica) e da questa soluzione ne sono state fatte
assumere quattro per quattro volte al giorno. A queste sono state
associate delle affermazioni positive preparate appositamente per il
paziente da ripetere almeno due volte die. Dopo i primi venticinque
giorni abbiamo rivisto il paziente, fatto un primo bilancio della
situazione e valutato la terapia floreale, così come abbiamo fatto
all’inizio di ogni incontro successivo. Inoltre abbiamo effettuato una
seduta di “ipnosi ericksoniana” mirante ad individuare una serie di
emozioni positive, di situazioni rilassanti e piacevoli, infine abbiamo
creato degli “ancoraggi” che il soggetto ha dovuto ripetere
domiciliarmente due volte al giorno al posto delle affermazioni
positive. Nella terza visita abbiamo effettuato il “body-scanning”.
Abbiamo fatto distendere il paziente sul lettino ed abbiamo cominciato a
somministrargli delle tecniche di rilassamento, quindi lo abbiamo fatto
sentire e vedere come un puntino di luce che penetra nel proprio corpo
attraverso il forame pupillare e da lì abbiamo cominciato a seguire il
suo affascinante viaggio dentro se stesso. Durante il suo percorso il
puntino di luce libera da tutte le tensioni e rende gli organi che
percorre pesanti, caldi, ricchi di energia. Si preferisce cominciare con
la testa, la faccia, il collo, gli arti superiori, il torace, l’addome e
gli arti inferiori, prima di scandagliare organo per organo, esaminarne
l’anatomia, la fisiologia. E’ possibile che alcune parti possano
apparire scure, difficilmente percorribili perché inframmezzati da coni
o travate nere, grigie, o comunque di consistenza diversa. Tutto ciò si
accompagna a sensazione di angoscia, di tensione, a volte di dolore. Al
termine del “body-scanning” si può realizzare una mappa dei punti
squilibrati, in base a ciò si evidenzierà uno o più chakra alterati;
quindi prescriviamo un olio essenziale per ogni chakra da trattare con
cui massaggiarlo domicialiarmente due volte al giorno e se possibile
anche vaporizzare nell’ambiente. Si sospendono gli ancoraggi. Abbiamo
scelto degli olii essenziali risonanti con il paziente, e per la
precisione: per il primo chakra uno tra mirra, patcholi, vetiver,
incenso, linaloe, cedro atlantico, cipresso; per il secondo uno tra
gelsomino, rosa, sandalo, ylang-ylang, pino, ginepro, per il terzo uno
tra ginepro, vetiver, coriandolo, menta, timo, per il quarto uno tra
enula, melissa, gelsomino, arancio; per il quinto uno tra camomilla
blu, camomilla romana, mirra, verbena, eucalipto, cajeput; per il sesto
uno tra rosmarino, menta, timo, geranio, neroli, e per il settimo uno
tra lavanda, incenso, rosa, gelsomino, neroli. Nella seduta seguente
abbiamo cominciato il lavoro sui chakra da riequilibrare mediante
visualizzazioni specifiche indotte da adeguati “mantra”, e successive
visualizzazioni cromatiche con il colore del chakra corrispondente che
si spande lentamente e progressivamente in tutti gli organi
corrispondenti ed applicazioni di cromopuntura. Per il primo chakra
abbiamo usato il mantra “lam” ed il colore rosso, per il secondo “vam”
ed arancio, per il terzo “ram” e giallo, per il quarto “yam” e verde,
per il quinto “ham” e blu, per il sesto “aum” ed indaco, per il settimo
ancora “aum” con un’ottava più alta e violetto. Domiciliarmente sono
state prescritte delle affermazioni positive potenzianti il chakra in
trattamento da ripetere due volte al giorno e sono stati sospesi i
massaggi con l’olio essenziale. Essenzialmente le affermazioni sono
state: primo chakra: “Io posso…” e “Sono in grado di…”, secondo chakra:
“Mi libero da…” e “Io sento”, terzo chakra: “Io sono pronto…” e “Io
posso affrontare gli altri…”, quarto chakra: “Merito di….” e “Sono degno
di ricevere amore…”, quinto chakra: “Mi fa bene…” e “Per gli altri e per
me è giusto che…”, sesto chakra: “So…” e “Per me è possibile…”, settimo
chakra: “Io creo…” e il più importante: “Io sono…”. La visita seguente
è stata imperniata su quella che abbiamo definito “psicogeografia” con i
fiori di Bach mutuando il termine dalla analoga tecnica di Robert Dilts,
sostituendo gli archetipi incarnati dai personagi delle favole della
metodica originale con le istanze archetipali presenti nelle trentotto
essenze. Proprio come Dilts abbiamo disposto sul pavimento le fotografie
dei fiori e ci abbiamo fatto “entrare” il paziente in modo da “sentire”
le sensazioni di cui necessitava. Ovviamente abbiamo “ancorato” tutte le
emozioni provate. Per rendere più forte l’impatto con l’essenza dal
punto di vista energetico, non ci siamo limitati alla tecnica di
programmazione neurolinguistica, ma abbiamo fatto stringere al paziente
ogni volta la “stock bottle” relativa al fiore in questione.
Domiciliarmente abbiamo prescritto oltre alla consueta terapia
farmacologia, anche, la ripetizione degli ancoraggi trovati, per due
volte al giorno. Nel sesto incontro abbiamo effettuato la
“ristrutturazione dei nuclei profondi” secondo Connirae e Tamara Andreas,
con alcune piccole varianti.Questa psicoterapia consiste nell’
individuare la parte responsabile del comportamento o del problema che
vogliamo risolvere. Si ipotizza che qualsiasi azione svolta dal nostro
corpo abbia un intento positivo e quindi si cerca quale esso sia, fino a
scoprire intento dopo intento uno dei cinque stati profondi verso i
quali tutti noi tendiamo. Essi sono: l’ Essere, ovvero la consapevolezza
totale del proprio nucleo con sensazioni di pienezza, totalità, stima;
la Pace Interiore: sospensione di emozioni violente, astensione dal
giudizio, tranquillità interiore; l’Amore: amore in senso assoluto, più
infinito dell’amore per sé, più totale di quello per gli altri; il
Benessere: totale armonia ed equilibrio energetico; l’ Unicità:
partecipazione totale al mondo senza più confini determinati dalla
propria pelle. Per la terapia a casa, questa volta insieme ai fiori,
abbiamo fatto ripetere la “generalizzazione sulla linea del tempo con lo
stato profondo” per due volte die. Tutti i centoventi pazienti al
settimo incontro, quello del feed-back, hanno riferito eliminazione
totale del problema per il quale avevano iniziato il percorso,
aggiungendo di aver conseguito uno stato di tranquillità e benessere
psico-fisico fino a quel momento mai provato prima. Inoltre possiamo
aggiungere che ai 92 soggetti con disagio psichico a cui in prima seduta
era stato somministrato la scala di Hamilton per l’ansia e/o la
depressione risultato positivo, in settima seduta lo stesso test si è
negativizzato, ed il paziente con fibroma uterino è stato sottoposto ad
ecografia di controllo prima di poter affermare la completa regressione
della formazione neoplastica. A tutti è stato consegnato un breve
scritto di Virgilia Satir per meditazioni ad libitum: “Cerco di aiutare
le persone…a esprimere le loro coerenze spirituali aiutandole ad entrare
in contatto sia con la loro tenerezza sia con il loro potere. Per
raggiungerle…dobbiamo capire che siamo nati per evolvere…E’ una cosa in
crescita, ed in essa non c’è timore. Non che non abbiamo sentito il
messaggio prima d’ora. Cristo ne ha parlato, e il Buddha, e altri. Ma in
passato molti di noi…hanno detto: -Costoro sono al di là di noi…noi
siamo solo esseri umani, quindi non possiamo stabilire lo stesso
collegamento-. Ma ora incominciamo a sapere che possiamo”.
(ATTI DEL CONGRESSO NAZIONALE DI FLORITERAPIA 2002) |