.:: ARGOMENTO DEL MESE  ::.

 

STRESS E BENESSERE

La vita di tutti i giorni, la nostra vita di oggi,  ci impone ritmi completamente diversi da quelli dei nostri padri, dei nostri nonni. Le “cose” da fare sono cambiate, le “cose” che vogliamo sono diverse e le nostre aspettative aumentano sempre più. Abbiamo cominciato una folle corsa che non ha meta e solo per non farci troppo male ci illudiamo che questo sia “progresso”. Abbiamo perso di vista il vero senso della vita, i valori che danno colore all’esistenza, lasciandoli come vuoti a perdere. In cambio abbiamo fatto crescere lo STRESS. Non sappiamo più emozionarci per un tramonto, non riconosciamo il profumo di un fiore, non abbiamo il tempo per parlare con nostra moglie o con nostro marito, non sappiamo più ascoltare i nostri figli, inghiottiti da cellulari che squillano ovunque, connessioni internet sempre più veloci, orari di lavoro estenuanti. Stiamo insegnando questo ai nostri bambini, stiamo consegnando loro un mondo malato di ansia, di fobie, di depressione, di attacchi di panico, SIAMO FIGLI DELLO STRESS. E allora ecco giungere disturbi vari, quelli più disparati e senza spiegazione: gastriti, coliti, cefalee, insonnie. E allora che fare?  Come  guarire da questi disturbi? Ma prima di tutto chiediamoci: cosa significa guarire? E ancora perché ci si ammala? In queste due domande c'è il senso di secoli e secoli di ricerca, di millenni di constatazioni e valutazioni empiriche, in queste due domande potremmo dire c'è il senso della vita. Da sempre l'uomo ha bisogno di essere ascoltato, di raccontare le sue sofferenze, i suoi drammi, le sue angosce. Da sempre l'uomo cerca nell'altro, molto prima della nascita della psicanalisi, un alter ego sul quale riversare i propri dolori, i propri dubbi, le proprie emozioni. ...E nel mondo delle emozioni dobbiamo penetrare, in quel mondo delicato dobbiamo cercare risposte, comprendere meccanismi d'azione, interpretare sintomi. Perché una cellula che si è sempre replicata in un determinato modo ad un tratto lo fa in maniera aberrante? Perché una parte del mio corpo in un preciso momento comincia a produrre anticorpi contro se stesso non riconoscendolo più come "self", come proprio? E perché se tanti di noi siamo a contatto con la stessa carica infettiva solo alcuni svilupperanno la malattia che si manifesterà in modi diversi in ognuno? E poi perché ci si ammala? Credo che l'equivoco sia qui. Spesso si confonde la sintomatologia acuta che il paziente avverte, con quella che è poi la vera causa della malattia. Un dolore allo stomaco non significa che c' è uno stomaco malato da curare. E' solo un messaggio che indica che il "sistema-uomo" nel quale quello stomaco è posizionato, non funziona. E' un led luminoso che ci indica che qualcosa non va. Quando si accende la spia dell'olio nella macchina, non pensiamo certo che dobbiamo cambiare la lampadina, ma che il livello dell'olio nel motore non è più sufficiente. Dare un antiacido per il mal di stomaco sembrerebbe proprio come cambiare la lampadina invece che rabboccare l'olio... L'obiettivo del medico in questa Nuova Era è quello di indagare i conflitti dell'anima che conducono alla sofferenza del corpo... Un dolore mestruale che violentemente ci costringe a letto e a rinunciare per due/tre giorni ad un certo tipo di attività sociali potrebbe essere il segnale che indica una femminilità mal vissuta, una sessualità da gestire in maniera diversa. Che senso avrebbe a questo punto un analgesico. Forse solo a non sentire il dolore e a continuare a fingere... ma fingere fino a quando? E ciò che ancora potrebbe essere più inquietante: fingere, ma dopo? Se questo messaggio non viene accolto, cosa succede? Se invece di rabboccare l'olio al motore, cambiamo la lampadina del cruscotto e continuiamo a viaggiare in macchina, cosa succede? Probabilmente si fonde la testata. E per noi cosa significa "fondere la testata” Cambiamento esistenziale non significa soltanto curarsi con farmaci naturali, quali rimedi omeopatici, floriterapici, ayurvedici, ma anche cambiare completamente la propria alimentazione, ma anche cominciare ad impegnarsi in un percorso energo-spirituale che comprende la meditazione, le visualizzazioni guidate, il qi-gong, il taij chi, tecniche di pnl. Guarire è quindi essere nel presente, vivere l'hic et nunc, esistere soltanto nel qui ed ora, allargando la propria prospettiva, centrando la propria consapevolezza. dimenticarci alle spalle il passato come abiti dismessi che nessuno usa più, ma non indossare nemmeno il futuro, perché forse potrebbe non accadere mai, potrebbe restare un sogno di scorta che nessuno può sognare... allora l'attimo che non passa, il momento che non fugge, ma è, esiste ed in lui...in lui soltanto esistiamo. In tutti i grandi libri di saggezza, dalla Bibbia al Corano ai Veda indiani c'è scritta una grande inconfutabile imperitura verità: noi siamo come ci pensiamo. E' qui che si gioca l'ennesima battaglia campale: cambiare l'immagine di noi stessi a noi stessi. Vederci, pensarci, immaginarci in maniera diversa. In una parola CAMBIARE.


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